Cos’è una fobia?

La fobia è una paura irrazionale che porta all’evitamento di un oggetto o di una situazione.

La persona ha difficoltà a controllare l’ansia seppur sappia che si tratta di una paura irrazionale.

A differenza del disturbo d’ansia generalizzato e del disturbo da panico, nel disturbo fobico è uno stimolo specifico o una situazione specifica che scatenano una forte risposta di paura.

Quali sono i sintomi della fobia sociale?

1. -   ansia che precede la situazione temuta anche a distanza di settimane o mesi;
   

2. -   parlare troppo velocemente, con voce troppo bassa o alta o in maniera confusa;
   

3. -   timore di parlare forte o piano e di non essere capito;
   

4. -   tic nervosi (risate o sorrisi nervosi, movimenti anormali degli occhi o delle palpebre, battito incessante dei denti, prurito in varie parti del corpo)
   

5. -   balbuzie;
   

6. -   difficoltà di concentrazione;
   

7. -   timore di essere considerati esteticamente sgradevoli;
   

8. -   senso di inadeguatezza rispetto ai comportamenti sociali;
   

9. -   bassa autostima;
   

10. -   paura di essere giudicati negativamente;
    

11. -   tendenza a rimuginare su temuti fallimenti;
    

12. -   distogliere lo sguardo se fissati direttamente;
    

13. -   pensieri aggressivi, masochisti o suicidi.

La gravità del disturbo e il suo impatto sul benessere e la qualità di vita di chi ne soffre dipendono dall'intensità della reazione ansiosa, ma anche dall'effettiva probabilità che la persona con questo problema ha di venire a contatto con l'elemento critico nella vita quotidiana.

Quali tipi di fobia esistono?

Esistono le fobie generalizzate (agorafobia, fobia sociale) e le fobie specifiche.

La fobia sociale può essere definita generalizzata se la paura viene sperimentata nella maggior parte delle situazioni sociali, può essere definita specifica se c’è un vissuto d’ansia solo in determinate situazioni sociali che possono variare da persona a persona.

Le persone che soffrono di fobia sociale sperimentano una paura intensa di essere valutate negativamente dagli altri. Hanno una spiccata immaginazione tanto da fare previsioni molto negative in relazione agli oggetti temuti. Il disagio è tale da rendere difficile affrontare la giornata. Si teme sia la presenza che il dover fare qualcosa in presenza di altri, oltre alla difficoltà di immaginarsi fragili e con reazioni emotive fuori controllo davanti agli altri, come ad esempio, dimostrare questo stato d’ansia tremando, balbettando, arrossendo in viso o con movimenti impacciati. Le persone affette da fobia sociale riconoscono e comprendono quanto le loro paure sono esagerate o irrazionali ma non riescono in alcun modo a controllarle e vivono con grande preoccupazione. Le situazioni temute più comuni sono l’essere al centro dell'attenzione, mangiare e bere in presenza di altri, partecipare ad eventi, parlare in pubblico, guardare negli occhi le persone, essere presentati ad altre persone, iniziare una conversazione, parlare con persone che si ritengono superiori, fare o accettare complimenti.

Il disagio vissuto da persone che soffrono di fobia sociale può portare le persone ad isolarsi pur di evitare ciò che avvertono come pericoloso. L’evitamento tende però a cronicizzarsi alimentando i sentimenti di inferiorità, di inadeguatezza e riducendo il livello di autostima. Essendo una fobia tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, riduce le possibilità di sperimentarsi e maturare con gli altri .

Un’altra fobia invalidante è l’agorafobia. Chi ne soffre spesso diventa dipendente dalle mura domestiche oppure esce di casa solo se accompagnato.

La persona ha paura di uscire di casa, entrare nei luoghi pubblici, viaggiare sui mezzi di trasporto; gli attacchi di panico possono riguardare la paura di perdere il controllo, di svenire, di star male in pubblico, oppure una paura legata alla mancanza di un'uscita di sicurezza nelle vicinanze (una delle caratteristiche chiave delle situazioni agorafobiche). 

Ci sono varie fobie specifiche: la fobia dei ragni, dei ratti, del sangue, degli aghi, dei clown, dei coltelli,  dei posti chiusi , degli spazi aperti, la paura dello sporco, la paura di arrossire, o di animali specifici.  La fuga è una strategia privilegiata della persona fobica: evitare le situazioni che possono essere associate alla paura; in realtà costituisce una trappola: ogni evitamento, infatti, conferma il timore della pericolosità della situazione e prepara l’evitamento  successivo.

A differenza della paura, non scompare di fronte ad un esame di realtà. Va anche distinta dal delirio perché il fobico è perfettamente consapevole dell’irrazionalità dei suoi timori  che tuttavia non riesce a risolvere.

Cos’è una fobia?

La fobia è una paura irrazionale che porta all’evitamento di un oggetto o di una situazione.

La persona ha difficoltà a controllare l’ansia seppur sappia che si tratta di una paura irrazionale.

A differenza del  e del , nel disturbo fobico è uno stimolo specifico o una situazione specifica che scatenano una forte risposta di paura.

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